Origini dell’Aromaterapia: radici antiche tra Bibbia e piante aromatiche

Scopri le origini dell’aromaterapia: dalle civiltà antiche ai riferimenti biblici, con un viaggio tra le piante aromatiche e i loro usi spirituali e terapeutici.

Le origini dell’aromaterapia

L’aromaterapia è oggi conosciuta come una disciplina del benessere che utilizza gli oli essenziali estratti da piante aromatiche per favorire equilibrio psicofisico. Tuttavia, le sue radici affondano in epoche antichissime. Le prime tracce dell’uso di resine e profumi vegetali risalgono a oltre 5.000 anni fa, in Egitto e in Mesopotamia, dove venivano impiegati nei rituali sacri, nei processi di mummificazione e nella preparazione di unguenti.

Il termine “aromaterapia” è relativamente moderno, coniato nel XX secolo dal chimico francese René-Maurice Gattefossé. Ma l’arte di utilizzare le essenze naturali come strumento di guarigione e connessione spirituale appartiene a molte culture antiche, inclusa quella biblica.

Le piante aromatiche nella Bibbia

La Bibbia è ricca di riferimenti a erbe, resine e oli profumati, usati sia a scopo terapeutico sia in contesti religiosi. Queste piante erano considerate doni preziosi della natura e venivano impiegate per la cura del corpo, per i riti sacri e per la purificazione.

Mirra e incenso

Mirra (Commiphora myrrha): citata più volte nella Bibbia, era un ingrediente fondamentale per unguenti e balsami. Veniva utilizzata per le imbalsamazioni e come rimedio per lenire ferite e infezioni.

Incenso (Boswellia sacra): associato al culto e alla preghiera, rappresentava un ponte simbolico tra uomo e divinità. Bruciare incenso significava elevare la propria anima a Dio.

Nardo

Il Nardo (Nardostachys jatamansi) è ricordato nel Vangelo di Giovanni, quando Maria di Betania unge i piedi di Gesù con un olio profumato di grande valore. Simbolo di amore e consacrazione, il nardo veniva usato anche in medicina per le sue proprietà calmanti e rilassanti.

Aloe e cassia

Aloe (probabilmente Aloe vera o Aloe perryi): menzionata nel Vangelo di Giovanni nel contesto della sepoltura di Gesù, era apprezzata per le proprietà cicatrizzanti e lenitive.

Cassia (Cinnamomum cassia): parte dell’olio sacro per le unzioni, aveva un aroma intenso e veniva considerata purificante e protettiva.

Issopo

L’issopo (Hyssopus officinalis) compare nell’Esodo e nei Salmi come simbolo di purificazione. Era utilizzato per aspergere l’acqua durante riti sacri e si riteneva avesse virtù depurative anche sul piano fisico.

Aromaterapia e significato spirituale

Nelle culture antiche, le piante aromatiche non erano viste solo come rimedi per il corpo, ma come strumenti per entrare in contatto con il divino. Bruciare resine o ungersi con oli profumati significava purificarsi, proteggersi e innalzare la mente.
Oggi, l’aromaterapia conserva questa doppia dimensione: da un lato il benessere fisico ed emotivo grazie alle proprietà degli oli essenziali, dall’altro il valore simbolico e rituale, che continua ad avere un impatto profondo nella meditazione e nella spiritualità.

L’aromaterapia non è una moda recente, ma un sapere che affonda le sue radici nella storia dell’umanità. Le piante aromatiche citate nella Bibbia testimoniano come l’uomo abbia sempre riconosciuto negli aromi un potere speciale: curativo, purificante e spirituale. Approfondire le origini dell’aromaterapia significa riscoprire un legame antico tra natura, benessere e sacralità.

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